Back

Digital Advertising, perché investire sulla pubblicità online nel 2023?

La pubblicità digitale è ormai parte integrante della strategia di marketing di molte aziende. Ma vale veramente la pena investire sul Digital Advertising? 

In questo articolo vedremo perché una buona strategia di Digital Advertising sia fondamentale per il successo di un business e perché le aziende decidano di investire sempre più sulle piattaforme digitali per promuovere i propri prodotti o servizi. 

Cos’è la pubblicità digitale?

Quando parliamo di Digital Advertising facciamo riferimento a tutte quelle attività a pagamento di promozione di un prodotto, di un servizio o di un’azienda che avvengono online. Gli annunci pubblicitari che troviamo sui social media o più in generale su Internet rientrano all’interno di questa definizione. 

Esempi Digital Advertising 

Ovviamente, come nel caso della pubblicità tradizionale, anche online esistono diversi formati e piattaforme su cui poter creare delle campagne pubblicitarie. Alcuni esempi di Digital Advertising sono: 

In generale tutte le piattaforme online mettono a disposizione un portale da cui creare (scegliendo target, strategia etc), gestire e monitorare tutti i propri annunci. Ad esempio nel caso di Meta (azienda proprietaria di Facebook e Instagram) è possibile farlo da Facebook ADS Manager, o nel caso di Linkedin attraverso l’utilizzo di Linkedin Campaign Manager.

Le pubblicità prima o durante i video Youtube o i link sponsorizzati che appaiono in cima durante una ricerca su Google, sono invece gestiti attraverso Google ADS, tool che permette di inserire spazi pubblicitari all’interno delle pagine del motore di ricerca o su piattaforme di proprietà come nel caso di Youtube. 

Perché investire in Digital Advertising: qualche dato da tenere a mente

Per capire perché nel 2023 per un’azienda sia fondamentale investire sulla pubblicità digitale, abbiamo deciso di partire da dati concreti che possano aiutarci a comprendere le potenzialità di internet e dei social e le opportunità offerte. 

Per farlo abbiamo preso in analisi l’ultimo report sul digitale realizzato dall’agenzia creativa  We Are Social in collaborazione con Meltwater. I dati parlano chiaro: un’azienda per essere competitiva, a prescindere dal proprio mercato di riferimento, e rilevante deve confrontarsi con l’online e con il Digital Advertising. 

Ma vediamo un po’ di numeri. 

Quanti utenti attivi ci sono su Internet?

Secondo il Digital Report 2023 realizzato da We Are Social, il numero di utenti attivi online nel 2022 è aumentato. Su una popolazione di 8,01 miliardi di persone, infatti, 5,14 miliardi utilizzano Internet, ovvero 64,4% della popolazione mondiale. 

In 55 paesi nel mondo il tasso di adozione di Internet è pari al 90% della popolazione, in 8 paesi la percentuale registrata è addirittura del 99%. Mentre in Italia le persone che utilizzano internet corrispondono a circa l’86% della popolazione nazionale. 

I dati riportati confermano quanto l’online sia ormai rilevante per la nostra quotidianità e di conseguenza per un’azienda che vuole raggiungere nuovi clienti e essere sempre competitiva su un mercato fortemente globalizzato e complesso. 

Inoltre 6 utenti su 10 in età lavorativa hanno dichiarato di utilizzare Internet principalmente per cercare informazioni e solo al secondo posto per rimanere in contatto con amici e familiari. Questa informazione conferma ancora una volta l’importanza di avere un blog aziendale per intercettare utenti interessati.

Proviamo a scendere più a fondo.  

Utenti attivi sui social media

Il report, infatti, riporta che il 60% della popolazione mondiale utilizza i social media per un totale di 4,76 miliardi di utenti attivi. Questo vuol dire che più della metà della popolazione mondiale utilizza piattaforme social.

Il social più utilizzato è Facebook di Meta che registra una media di 2,958 miliardi di utenti attivi mensilmente, seguito da Youtube (2,514 miliardi in media). La media di utenti che invece mensilmente utilizza Instagram è pari a 2 miliardi, mentre Linkedin con un totale di 900 milioni di utenti registrati registra un’attività media di 310 milioni di utenti attivi al mese.

Quanto tempo trascorriamo sui Social Media?

Un altro dato utile a comprendere quanto l’online sia diventato rilevante riguarda il tempo trascorso sui social media da parte di utenti in età lavorativa. Secondo il report di We Are Social, nel 2022 il tempo trascorso sulle piattaforme social è aumentato del 2% con una media giornaliera per utente di 2 ore e 30. 

I dati mostrati finora lasciano intuire quanto investire nella pubblicità per un’azienda sia un’opportunità da non perdere, vista la mole di utenti che frequentano l’online e i social media. 

Le piattaforme social e più in generale Internet consentono, attraverso una strategia mirata sviluppata da professionisti, di raggiungere nuovi potenziali clienti e utenti interessati al prodotto o servizio offerto.

 Quanto costa fare Digital Advertising?

I costi dell’advertising digitale dipendono da numerosi fattori e in base a questi possono variare notevolmente. Tra gli elementi di cui tenere conto c’è sicuramente la piattaforma su cui si decide di investire, la durata della campagna, il tipo di campagna e il target che si vuole raggiungere. 

Ciò che invece sembra essere certo è che le aziende di tutto il mondo siano ormai consapevoli della potenzialità di Internet e dei social. 

Secondo i dati pubblicati da Statista, infatti, la spesa in pubblicità digitale nel 2022 è aumentata del 27,7% rispetto al 2019. Le entrate pubblicitarie in ambito digitale hanno registrato una crescita del 78% negli ultimi 3 anni e nel 2022 hanno raggiunto la cifra di 667 miliardi di dollari (+15,2% rispetto al 2021) di cui 226 miliardi incassati dai social media.

Perché un’azienda B2B dovrebbe investire in Digital Advertising?

Se per un’azienda B2C, quindi direttamente rivolta al consumatore finale, investire in pubblicità online sembra essere un passo quasi obbligatorio, qualcuno potrebbe chiedersi se questo valga anche per aziende B2B, che si rivolgono ad altre aziende. 

La risposta è sì. Ma vediamo perché. 

Un’azienda B2B ha diversi canali di comunicazione e vendita per raggiungere nuovi clienti e nuove opportunità, che però hanno dei costi elevati, a fronte di un ritorno di investimento non sempre misurabile. 

Ad esempio la partecipazione a una fiera di settore necessita di un investimento variabile (dai 30mila euro a salire) e richiede un impiego di risorse non solo economiche ma anche di tempo e persone, sia prima della manifestazione, per tutti gli aspetti organizzativi, che durante, per la presenza di almeno un paio di giorni nel luogo della fiera. Inoltre, nonostante la visibilità e la possibilità di fare networking, l’impatto della partecipazione non è facile da monitorare.  

Un’altra possibilità è quella di affidarsi a figure commerciali, ovvero uno o più professionisti che si occupino di individuare nuove opportunità per l’azienda e di trasformare quello che inizialmente è un prospect in un cliente, seguendolo durante tutto il processo dal pre al post vendita. 

Secondo i dati riportati da Talent.com un commerciale con esperienza in Italia guadagna in media 2.500 euro al mese, per un totale di 30mila euro l’anno. Considerando i costi di assunzione,  assumere un dipendente di questo tipo costerebbe a un’azienda italiana mediamente più di 50mila euro l’anno. 

Anche in questo caso si tratta di un costo non solo economico ma di tempo e di risorse. Trovare nuove figure da assumere richiede una ricerca attenta e approfondita della persona con le competenze necessarie e che riesca a integrarsi nelle dinamiche aziendali. 

Un’alternativa alle due soluzioni precedenti è quella di affidarsi a un’agenzia di professionisti che si occupi di strutturare e gestire una strategia di Digital Advertising per la tua azienda. 

I vantaggi per un’azienda B2B, sono evidenti e facilmente individuabili:

  • con lo stesso budget di una fiera o richiesto per l’assunzione di una nuova figura è possibile strutturare una strategia che copra l’intero anno
  • presenza costante del brand sui propri canali di comunicazione
  • intercettare nuovi potenziali clienti attraverso un targeting preciso (ad esempio per regione o nazione) e una strategia strutturata
  • ROI (return of investiment) misurabile
  • dati monitorabili per verificare l’andamento delle campagne e poter intervenire per eventuali miglioramenti
  • possibilità di raggiungere nuovi mercati e quindi di crescita 

Investire in pubblicità su internet e sui social, oltre ad avere dei concreti vantaggi, richiede anche un investimento economico e di risorse minore rispetto ad altre alternative più tradizionali.

Nessuno dei canali citati, ovviamente, esclude l’altro. La partecipazione alle fiere, le figure commerciali e il digital advertising possono essere affiancati e garantire all’azienda una copertura più ampia in grado di fornire nuove opportunità di vendita ma soprattutto di crescita sul lungo periodo. 

Conclusioni

I dati e i numeri che abbiamo riportato in questo articolo confermano quanto ormai Internet e i social siano parte integrante della nostra quotidianità. Il digitale rappresenta un canale importante per poter raggiungere un target interessato, far conoscere il proprio prodotto o servizio, mantenere un posizionamento e essere sempre competitivi. 

Ma i grandi numeri non bastano! Il Digital Advertising richiede competenza e conoscenza degli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme. Per evitare di fare un investimento sbagliato è fondamentale affidarsi a professionisti in grado di comprendere le esigenze della tua azienda e i tuoi obiettivi. Solo così potrai ottenere grandi risultati. 

Sei alla ricerca di qualcuno che ti aiuti a sviluppare la tua strategia di Digital Advertising? Contattaci per scoprire come possiamo supportarti. 

    * campo obbligatorio